Fichi Caramellati: genuina bontà di Romagna!


Negli ultimi giorni di settembre, tutte le pentole di Romagna ribollono di fichi leggermente acerbi, che caramellano nello zucchero, profumato di limone. L’aroma spande nell’aria per ore (quelle necessarie per la cottura), per poi essere chiuso nei vasi di vetro.
I fichi caramellati che, come piccoli geni della lampada, verranno poi “liberati”, al primo freddo, per unirsi a squacquerone (formaggio tipico romagnolo, fresco e cremoso, che deve il suo nome al dialettale “squaquaron”, ad indicare la sua elevata acquosità, circa il 60%),  piadina e un bel bicchiere di Sangiovese di Romagna, se oggi sono una prelibatezza, erano, una volta, il dolce nel giorno di festa.

Quest’anno anch’io ho partecipato alla preparazione, nella cucina di mia suocera, e m’è sembrato di respirare un’aria antica, di tradizione. E’ trascorsa infatti, così una domenica d’altri tempi a far conserva: un pomeriggio di risate tra donne in cucina, come una volta!


FICHI CARAMELLATI:
1Kg di Fichi (leggermente acerbi)
400g di Zucchero Semolato
1Limone, la buccia

In una pentola piuttosto larga, disponete i fichi dopo averli puliti e spazzolati, cospargeteli di zucchero e lasciateli riposare una notte (8/10h). In questo modo i fichi rilasceranno un po’ del loro liquido.
il mattino seguente, aggiungete la buccia del limone e portate su di un fuoco basso.
Cuocerete i fichi per circa 5ore, avendo cura di girare di tanto il liquido con estrema delicatezza, facendo attenzione a non romperli. Al termine della cottura, invasate i fichi in barattoli di vetro sterilizzati, chiudete con coperchi nuovi e puliti, e capovolgeteli affinché creino il sotto vuoto.



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